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Visualizzazione dei post da 2025

Treviso, L’alba spezzata sull’alzaia del Sile: la ferocia che tolse la vita a Luca Tonello

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L’alba spezzata sull’alzaia del Sile: la ferocia che tolse la vita a Luca Tonello di Carlo Silvano La notte tra il 30 e il 31 ottobre 2000 rimase segnata da un atto di inaudita violenza: sulle rive dell’alzaia del Sile, a Lughignano di Casale, il 29enne ragioniere trevigiano Luca Tonello fu brutalmente ucciso. I referti e le cronache dell’epoca parlarono di un massacro consumato con strumenti contundenti, colpi inferti con tale ferocia da imprimersi nella memoria collettiva della comunità locale. La dinamica e la crudeltà del gesto — una violenza cieca che non lasciò scampo alla vittima — suscitarono sgomento e indignazione fin dalle prime ore successive al ritrovamento. Le indagini portarono all’arresto di due giovani: Rossana Bertelli , con cui Tonello aveva intrattenuto una relazione, e Alessandro Mandalà , compagno della donna all’epoca dei fatti. In primo grado la coppia fu condannata per omicidio; la sentenza, poi confermata nei successivi gradi di giudizio, sancì la respon...

Villorba (Treviso), Lavoro, dignità e responsabilità: quando l’impresa non garantisce più il bene comune

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  Lavoro, dignità e responsabilità: quando l’impresa non garantisce più il bene comune di Carlo Silvano   La stampa locale riporta che i l gruppo Benetton ha annunciato l’applicazione di un contratto di solidarietà nella misura del 90 % dell’orario per circa 80 dipendenti dello stabilimento di Castrette di Villorba (Treviso). Sul piano umano e cristiano, questa vicenda richiama, a mio avviso, l’imperativo della tutela della persona nel lavoro: nell’insegnamento sociale della Chiesa, il lavoro non è meramente una merce, ma «partecipa alla dignità della persona» ( vedi “Gaudium et Spes”). Quando un’impresa riduce drasticamente i giorni di lavoro, mette a rischio non solo il reddito, ma la partecipazione attiva del lavoratore alla vita della comunità.  In questo contesto, potrebbe essere ora necessario pensare a strumenti più radicali: se un’azienda non è più in grado di garantire la continuità dell’occupazione e ritiene di applicare ammortizzatori sociali eccezionali — ...

Il sangue che unisce: la famiglia come sacramento di comunione e scuola di responsabilità

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  Il sangue che unisce: la famiglia come sacramento di comunione e scuola di responsabilità di Carlo Silvano Nella società contemporanea, attraversata da rapide trasformazioni culturali e morali, la famiglia fondata sui legami di sangue sembra spesso posta sotto accusa o, peggio, relegata a una dimensione secondaria rispetto ad altre forme di convivenza. Le cronache quotidiane, con il loro carico di tragedie familiari, sembrano offrire un triste controcanto alla bellezza e alla sacralità di questa istituzione. Tuttavia, alla luce delle Sacre Scritture e del Magistero della Chiesa, non è la famiglia in sé ad essere in crisi, ma la fedeltà dell’uomo al progetto divino che essa incarna. La fragilità umana, che si manifesta talvolta in violenza o egoismo, non può oscurare la verità teologica e antropologica che la famiglia rappresenta: un dono di Dio e il primo luogo in cui la persona scopre se stessa come essere in relazione e in comunione. La Parola di Dio, fin da...

"Metello" di Vasco Pratolini

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“Il coraggio tradito: rileggere Metello di Vasco Pratolini nell’epoca del lavoro senza voce”   Presso la biblioteca civica di Villorba ho preso in prestito il volume Opere di Vasco Pratolini (nato nel 1913 e morto nel 1991). Per me, rileggere Metello del celebre scrittore fiorentino significa, oggi, misurare la distanza — ma anche la continuità — tra due secoli di speranze operaie e disillusioni collettive. Il romanzo, ambientato nella Firenze di fine Ottocento (tra gli anni 1870 e 1902), narra la formazione civile e morale di un giovane muratore che scopre la dignità del lavoro e la forza della solidarietà tra compagni. Ma ciò che in Pratolini era conquista e risveglio, nella nostra epoca appare come una perdita, una frattura che si è allargata fino a diventare silenzio.   Metello fu scritto negli anni Cinquanta e pubblicato nel 1955, nel pieno della ricostruzione italiana del dopoguerra, quando il lavoro e i diritti operai tornavano a essere temi centrali nel d...

Bollette e truffe: così la liberalizzazione ci ha traditi

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  Bollette e truffe: così la liberalizzazione ci ha traditi Negli ultimi anni ci hanno raccontato che la liberalizzazione del mercato elettrico avrebbe portato più concorrenza e bollette più leggere. La realtà è ben diversa. Oggi ci troviamo di fronte a decine di società che si contendono i clienti con telefonate insistenti, venditori porta a porta e contratti spesso poco chiari. Non mancano nemmeno truffe e attivazioni non richieste, che colpiscono soprattutto gli anziani e le famiglie più fragili. Se tante aziende spingono così tanto per entrare in questo mercato, significa che i guadagni sono alti. Ma quei profitti arrivano direttamente dalle nostre bollette, sempre più difficili da pagare. Eppure l’energia non è un prodotto di lusso: è un bene essenziale, senza il quale non c’è vita dignitosa, lavoro, futuro. Per questo credo sia arrivato il momento di riflettere seriamente: il modello attuale non funziona. Serve restituire al pubblico un ruolo decisivo nella gestione dell’ener...

La realtà della comunità cinese in Italia: evoluzione, presenza e caratteristiche

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  La realtà della comunità cinese in Italia: evoluzione, presenza e caratteristiche 1. Radici e sviluppo nei distretti tessili La presenza commerciale della comunità cinese in Italia è divenuta fortemente visibile dagli anni Ottanta in poi. I primi immigrati giunti a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta trovarono terreno fertile in due aree emblematiche: Prato in Toscana e San Giuseppe Vesuviano in Campania. A Prato, colpita dalla crisi del distretto tessile tradizionale, i primi migranti – inizialmente lavoratori a domicilio per terzisti – si affermarono poi come piccoli imprenditori nel pronto-moda, concentrandosi nell’area del Macrolotto Zero e realizza ndo un distretto parallelo volto alla produzione rapida e a basso costo. 2. Un modello produttivo controverso Il modello produttivo sviluppato a Prato ha permesso alla comunità cinese di emanciparsi nel giro di pochi anni: da fornitori a imprenditori capaci di gestire internamente l’int...

Marco Rizzo: clima, inquinamento e lotta di classe

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  Clima, inquinamento e lotta di classe: la via italiana di Marco Rizzo di Carlo Silvano Marco Rizzo ( Democrazia sovrana popolare ) consacra alle questioni ambientali quasi venti pagine del suo libro Riprendiamoci le chiavi di casa (pp. 81‑99), dove condensa una tesi che ricorre in molti suoi interventi pubblici: la crisi climatica è reale perché l’aria velenosa uccide – “fa venire il cancro”, ripete spesso –, ma l’agenda con cui se ne discute in Europa è scritta dal grande capitale per trasformare la paura in rendita. Il paradosso, sostiene, è che il 70 % delle emissioni mondiali proviene da un centinaio di multinazionali, mentre ai cittadini vengono imposti cappotti termici, auto elettriche e menù a base di insetti; è «un’ecologia di classe» in cui il popolo paga due volte, come contribuente e come consumatore. Da qui discende la proposta di sostituire “ l’economia verde” ( la cosidetta “green economy” ) di mercato con un ambientalismo di Stato fondato su cinque assi. ...

8 e 9 giugno 2025, il referendum da evitare

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  In merito al referendum in programma per i giorni 8 e 9 giugno 2025, teniamo presente che il Jobs Act , approvato nel 2015, porta la firma politica del Partito Democratico , il quale ne fu il principale promotore e sostenitore insieme alla coalizione di centro-sinistra allora al governo. Nonostante le forti opposizioni da parte della destra e del Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico difese la riforma come una modernizzazione del mercato del lavoro. Oggi, paradossalmente, lo stesso partito – o parte di esso – sostiene i referendum abrogativi contro quella legge. È giusto interrogarsi sulla responsabilità politica di chi ha prima votato il Jobs Act e oggi lo rinnega. Cambiare idea è lecito, ma agli elettori va riconosciuta chiarezza e coerenza . ( Carlo Silvano )

Prostituzione: la mercificazione del corpo femminile non è e non sarà mai lavoro

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    (Il Gazzettino di domenica 13 aprile 2025)   Prostituzione: la mercificazione del corpo femminile non è e non sarà mai lavoro d i Carlo Silvano Nell’epoca in cui tutto sembra poter essere quantificato, classificato e trasformato in “servizio”, anche la prostituzione rischia di essere assorbita nel linguaggio economico come una voce neutra, un’attività come le altre. La recente introduzione da parte dell’Istat del codice Ateco 96.99.92, che include i “servizi sessuali”, ha riaperto il dibattito con un segnale pericoloso: quello della legittimazione implicita di una pratica che, lungi dall’essere un’attività economica liberamente scelta, rappresenta una delle forme più brutali di sfruttamento e disuguaglianza. In alcuni ambienti, la prostituzione viene proposta come “lavoro sessuale”, in un’ottica di liberalizzazione e regolamentazione. Ma questa visione trascura un dato fondamentale: la prostituzione non nasce da una libera scelta, ma da una condizio...

Il lato oscuro del latte a basso costo

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Il lato oscuro del latte a basso costo di Carlo Silvano Il settore lattiero-caseario italiano, noto per la produzione di eccellenze, (come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, l’Asiago e il Montasio), nasconde talvolta realtà meno virtuose legate allo sfruttamento lavorativo e alle dinamiche economiche della filiera. In alcune aziende, infatti, si registrano pratiche che penalizzano sia gli allevatori che i lavoratori, spesso immigrati, impiegati nella produzione.​ Qui di seguito vengono proposte alcune note prendendo spunto da un racconto, intitolato “ I quattro amici dell’antico convento ” a firma di Fulvio Badini-Tranchese , e inserito nel libro “ Racconti da leggere davanti a un focolare ” (ed. Youcanprint 2023). Pressione sui prezzi del latte e conseguenze sugli allevatori La grande distribuzione organizzata (GDO) esercita una forte pressione sui produttori per mantenere bassi i prezzi del latte. Questo costringe gli allevatori a vendere il loro prodotto a ...

Occorre evitare di sprecare i soldi e la propria vita

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  Martedì 25 febbraio su "Il Gazzettino" di Treviso è stata pubblicata una mia lettera riguardante gli "scialacquoni" presentati da Dante Alighieri nel XIII canto dell'inferno della "Divina Commedia". Qui di seguito il testo integrale della lettera: Nel XIII canto dell’Inferno di Dante Alighieri, i suicidi e gli scialacquatori sono puniti nella tetra selva dei suicidi. Tra questi, figura Lano da Siena, che dissipò le sue ricchezze fino alla rovina. Questo episodio offre uno spunto di riflessione anche ai giorni nostri: il consumo irresponsabile e lo spreco di risorse sono problemi attuali, con conseguenze gravi sia a livello individuale che collettivo. Viviamo in un’epoca di eccessi, dove il denaro spesso viene sperperato in beni superflui, senza pensare a chi è in difficoltà o alle risorse del pianeta. La società dell’usa e getta promuove un modello di consumo insostenibile, portandoci a sprecare cibo, energia e denaro. Come Dante Alighie...