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Non solo il mobbing, ma anche i debiti hanno il potere di "uccidere" una persona

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PAESE (Treviso) - " La legge n. 3 del 27 gennaio 2012 è stata ribattezzata dalla stampa “Legge salva suicidi”. Tale appellativo, per quanto forte, sta proprio ad indicare l’allarme sociale al quale il legislatore ha cercato di porre rimedio, ossia i numerosi suicidi di imprenditori (e non) schiacciati dai debiti. E’ sufficiente pensare che nel 2010 si sono contate 192 vittime tra i lavoratori in proprio (artigiani e commercianti) e 144 tra gli imprenditori e i liberi professionisti" (dati ricavati dal Secondo rapporto Eures Il suicidio in Italia al tempo della crisi, ndr). A parlare è l'avvocato Martina Peruzzo che collabora con la società DiDominio srl in merito alla Legge 3 del 2012 e vanta una solida esperienza in questo settore. Con l'intervista che segue l'avv. Martina Peruzzo chiarisce in che modo è possibile avvalersi di questa Legge per uscire dal tunnel del sovraindebitamento. Avv. Peruzzo, in sintesi, come si possono descrivere le problematiche degl

Mobbing, colpisce più gli operai o gli impiegati?

Nel settore privato ad essere vittime del mobbing sono maggiormente gli operai o gli impiegati?  Non ho statistiche da esibire, ma credo che ad avere maggiori problemi nei luoghi di lavoro siano gli impiegati.  Confrontandomi con un Giudice del lavoro prima e dopo un convegno sul mobbing, si discuteva sul fatto che gli imprenditori che hanno una mentalità tipicamente "padronale" sono portati a "quantificare" il lavoro quotidiano dei propri dipendenti, ed in questo senso è "facile" comprendere se un operaio è o meno produttivo: è sufficiente, infatti, contare i "pezzi" che ha prodotto lavorando al tornio o ad un'altra macchina e fare due conti su spese e incassi.  Nelle aziende con una mentalità tipicamente "padronale" gli impiegati vengono per lo più considerati come un semplice costo: non importa che stiano alla scrivania, dietro ad un pc per tante ore al giorno a fare fatture, bolle di accompagnamento, conteggio delle