Post

Visualizzazione dei post da 2008
A Treviso e provincia il volume "Un lavoratore di troppo. Storie di mobbing nella Marca trevigiana" , si può ordinare presso qualsiasi libreria purché, al libraio, venga specificato che il volume è distribuito da TREDIECI Distribuzione via Fratelli Rosselli 19/5 31050 Villorba (Treviso) tel. 0422 440031 fax 0422 963835 Carlo SILVANO - Agostino LA RANA, "Un lavoratore di troppo. Storie di mobbing nella Marca trevigiana" , Ogm editore, dicembre 2008, pp. 72, euro 7.70, isbn 978 88 95500 05 8

Lavorare nella Vigna del Signore

In questo libro dedicato al mobbing è inserita anche un'intervista a don Pietro Zardo, che, rifacendosi alla sua esperienza di operaio e di imprenditore, offre al lettore alcune riflessioni sul rapporto tra datore e dipendente. Don Zardo è parroco di Pezzan di Carbonera e cappellano alla Casa circondariale di Treviso. Ecco come conclude la sua intervista: ...so che avviare una causa per mobbing contro il proprio datore di lavoro non è una scelta facile: si tratta di mettere sul “tavolo” ingiustizie e umiliazioni subite anche per anni, di coinvolgere colleghi, di mettere in conto il rischio di perdere la vertenza e dover pagare le spese legali, di essere incompresi dai propri familiari, però dico che se un lavoratore se la sente, allora deve andare avanti. Sono convinto che non bisogna mai curvare la schiena.
Immagine
PREFAZIONE Mobbing. Mai come in questo caso, si può affermare che la parola è tutto un programma. In effetti, affrontare oggi questo tema risulta arduo sin dal suo aspetto definitorio. Cosa significa, infatti, mobbing? Quando si può veramente affermare che un lavoratore è mobbizzato e quali sono le sanzioni previste in caso di mobbing? In realtà, come è noto, nel nostro ordinamento non esiste allo stato alcuna definizione normativa che chiarisca quando un comportamento posto in essere da un datore di lavoro (c.d. mobbing verticale) o da colleghi di lavoro (c.d. mobbing orizzontale) sia riconducibile al cosiddetto mobbing e, a dire il vero, nemmeno esiste una norma che ne sanzioni espressamente il danno. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, siglata a Nizza nel 2000, già nel preambolo qualifica i diritti fondamentali di ogni cittadino, affermando di fondarli su “valori indivisibili e universali”: la “dignità umana”, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà e i diritti

Un lavoratore di troppo

E' in stampa il volume "Un lavoratore di troppo" dove sono raccolte diverse storie di mobbing relative alla Marca trevigiana. Anticipo una parte dell'intervista al giudice del lavoro Massimo De Luca (Tribunale di Treviso). Mobbing: una parola, tanti significati “Una eventuale legge sul mobbing – esordisce il giudice Massimo De Luca [1] – può servire come deterrente nei confronti dei datori di lavoro, ma non credo che debba includere analiticamente tutte le tipizzazioni del fenomeno, dato che una normativa agile e che lasci spazio alla discrezionalità del Giudice sarebbe senz’altro più utile. In relazione al mobbing la prima proposta di legge risale al 9 luglio del 1996: di approccio squisitamente penalistico, era intitolata ‹‹Norme per la repressione del terrorismo psicologico nei luoghi di lavoro››. Nell’unico articolo di questa proposta si legge: ‹‹Chiunque cagiona un danno ad altri ponendo in essere una condotta tesa ad instaurare una forma di terrore psicologico