Bollette e truffe: così la liberalizzazione ci ha traditi

 

Bollette e truffe:

così la liberalizzazione ci ha traditi

Negli ultimi anni ci hanno raccontato che la liberalizzazione del mercato elettrico avrebbe portato più concorrenza e bollette più leggere. La realtà è ben diversa.

Oggi ci troviamo di fronte a decine di società che si contendono i clienti con telefonate insistenti, venditori porta a porta e contratti spesso poco chiari. Non mancano nemmeno truffe e attivazioni non richieste, che colpiscono soprattutto gli anziani e le famiglie più fragili.

Se tante aziende spingono così tanto per entrare in questo mercato, significa che i guadagni sono alti. Ma quei profitti arrivano direttamente dalle nostre bollette, sempre più difficili da pagare. Eppure l’energia non è un prodotto di lusso: è un bene essenziale, senza il quale non c’è vita dignitosa, lavoro, futuro.

Per questo credo sia arrivato il momento di riflettere seriamente: il modello attuale non funziona. Serve restituire al pubblico un ruolo decisivo nella gestione dell’energia, così da garantire tariffe eque e protezione contro gli abusi.

L’energia deve tornare a essere un diritto di tutti, non un’occasione di speculazione.

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