Il mobbing nella Marca trevigiana

VILLORBA (Treviso) - Nonostante la ristretta partecipazione di pubblico (poco più di venti persone), è stato molto interessante il dibattito che è seguito alle relazioni del giudice del lavoro Massimo De Luca (Tribunale di Treviso) e dell'avv. Sossio Vitale. L'incontro è stato moderato da Carlo Silvano.
De Luca, nel suo intervento, ha spiegato quando - in azienda - si concretizzano quelle dinamiche tra datore di lavoro e dipendente che portano al mobbing, e ha sottolineato la necessità di raccogliere prove documentali.
Vitale, invece, si è soffermato sul danno esistenziale e ha parlato delle strutture sanitarie che hanno il compito - seguendo un preciso protocollo - di definire il danno esistenziale subito dal lavoratore.
da sx verso dx: Silvano, De Luca e Vitale

Molte le domande del pubblico e diverse persone hanno accennato ad una propria esperienza lavorativa connessa al mobbing, come una mamma che si è vista "allontanare" dal posto di lavoro dopo la seconda gravidanza, o come un ex dipendente di banca costretto a lavorare in ambienti ristretti e senza luce naturale. Interessante anche un quesito posto da una psicologa presente in sala, la quale ha toccato un aspetto molto delicato: il lavoratore che si rivolge a un giudice per una questione di mobbing, riesce, poi, a trovare un'altra occupazione trovandosi in una piccola provincia qual è quella di Treviso?
L'incontro sul tema "Il fenomeno del mobbing nella Marca trevigiana", si è svolto presso la libreria Lovat di Villorba dalle ore 17 alle ore 19.30.

Commenti

muamer ha detto…
http://www.trentotoday.it/cronaca/mobbing-tramontin-video-dipendente.html

Questo è il mio corraggio di testimoniare pubblicamente mobbing nell'azienda nella quale ho lavorato per ben 13 anni e 3 mesi. A proposito della vicenda, ancora in corso, il mese prossimo si riunisce la corte d'appello di Trento per decidere. Mi auguro che abbiano già visto il mio video.


N.B. Sono presente anche su http://www.facebook.com/muamer.hasanagic.1
Carlo Silvano ha detto…
Da una persona che ha partecipato all'incontro del 12 maggio alla libreria Lovat, ricevo quanto segue:


L’incontro di oggi è stato molto utile. Fa bene specchiarsi negli altri e vedere come gli altri vivono i tuoi stessi problemi e dolori. È la forza delle terapie di gruppo, infatti. Capisco che molti vengono a questi incontri con i propri casi e quelli

vorrebbero trattare e è difficile ricondurre il tutto a una visione più generale.

Il giudice De Luca mi è sembrato proprio una brava persona. Peccato che non si sa mai se poi si va a finire con lui, oppure no … Trovo personalmente molto positivo ciò che tu fai su questo tema e penso faccia bene a chi come me, lo sta “attraversando”, volente o nolente.
Carlo Silvano ha detto…
Nel corso del dibattito svoltosi alla libreria Lovat, una persona del pubblico ha - giustamente - fatto notare che chi accusa di mobbing il proprio titolare e gli fa causa, incontra, dopo, grosse difficoltà a trovare un nuovo lavoro, soprattutto se si vive in contesti particolarmente ristretti. Su tale difficoltà è intervenuto l'avv. Sossio Vitale che ha fatto presente che sta diventando una prassi quella di inserire nell'accordo di conciliazione tra datore e lavoratore mobbizzato, una clausola di riservatezza su quanto è accaduto in ditta. E ciò anche perché diverse aziende si sono accorte della cattiva immagine che possono avere a seguito di un processo per mobbing.

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