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Treviso, L’alba spezzata sull’alzaia del Sile: la ferocia che tolse la vita a Luca Tonello

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L’alba spezzata sull’alzaia del Sile: la ferocia che tolse la vita a Luca Tonello di Carlo Silvano La notte tra il 30 e il 31 ottobre 2000 rimase segnata da un atto di inaudita violenza: sulle rive dell’alzaia del Sile, a Lughignano di Casale, il 29enne ragioniere trevigiano Luca Tonello fu brutalmente ucciso. I referti e le cronache dell’epoca parlarono di un massacro consumato con strumenti contundenti, colpi inferti con tale ferocia da imprimersi nella memoria collettiva della comunità locale. La dinamica e la crudeltà del gesto — una violenza cieca che non lasciò scampo alla vittima — suscitarono sgomento e indignazione fin dalle prime ore successive al ritrovamento. Le indagini portarono all’arresto di due giovani: Rossana Bertelli , con cui Tonello aveva intrattenuto una relazione, e Alessandro Mandalà , compagno della donna all’epoca dei fatti. In primo grado la coppia fu condannata per omicidio; la sentenza, poi confermata nei successivi gradi di giudizio, sancì la respon...

Villorba (Treviso), Lavoro, dignità e responsabilità: quando l’impresa non garantisce più il bene comune

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  Lavoro, dignità e responsabilità: quando l’impresa non garantisce più il bene comune di Carlo Silvano   La stampa locale riporta che i l gruppo Benetton ha annunciato l’applicazione di un contratto di solidarietà nella misura del 90 % dell’orario per circa 80 dipendenti dello stabilimento di Castrette di Villorba (Treviso). Sul piano umano e cristiano, questa vicenda richiama, a mio avviso, l’imperativo della tutela della persona nel lavoro: nell’insegnamento sociale della Chiesa, il lavoro non è meramente una merce, ma «partecipa alla dignità della persona» ( vedi “Gaudium et Spes”). Quando un’impresa riduce drasticamente i giorni di lavoro, mette a rischio non solo il reddito, ma la partecipazione attiva del lavoratore alla vita della comunità.  In questo contesto, potrebbe essere ora necessario pensare a strumenti più radicali: se un’azienda non è più in grado di garantire la continuità dell’occupazione e ritiene di applicare ammortizzatori sociali eccezionali — ...

Il sangue che unisce: la famiglia come sacramento di comunione e scuola di responsabilità

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  Il sangue che unisce: la famiglia come sacramento di comunione e scuola di responsabilità di Carlo Silvano Nella società contemporanea, attraversata da rapide trasformazioni culturali e morali, la famiglia fondata sui legami di sangue sembra spesso posta sotto accusa o, peggio, relegata a una dimensione secondaria rispetto ad altre forme di convivenza. Le cronache quotidiane, con il loro carico di tragedie familiari, sembrano offrire un triste controcanto alla bellezza e alla sacralità di questa istituzione. Tuttavia, alla luce delle Sacre Scritture e del Magistero della Chiesa, non è la famiglia in sé ad essere in crisi, ma la fedeltà dell’uomo al progetto divino che essa incarna. La fragilità umana, che si manifesta talvolta in violenza o egoismo, non può oscurare la verità teologica e antropologica che la famiglia rappresenta: un dono di Dio e il primo luogo in cui la persona scopre se stessa come essere in relazione e in comunione. La Parola di Dio, fin da...

"Metello" di Vasco Pratolini

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“Il coraggio tradito: rileggere Metello di Vasco Pratolini nell’epoca del lavoro senza voce”   Presso la biblioteca civica di Villorba ho preso in prestito il volume Opere di Vasco Pratolini (nato nel 1913 e morto nel 1991). Per me, rileggere Metello del celebre scrittore fiorentino significa, oggi, misurare la distanza — ma anche la continuità — tra due secoli di speranze operaie e disillusioni collettive. Il romanzo, ambientato nella Firenze di fine Ottocento (tra gli anni 1870 e 1902), narra la formazione civile e morale di un giovane muratore che scopre la dignità del lavoro e la forza della solidarietà tra compagni. Ma ciò che in Pratolini era conquista e risveglio, nella nostra epoca appare come una perdita, una frattura che si è allargata fino a diventare silenzio.   Metello fu scritto negli anni Cinquanta e pubblicato nel 1955, nel pieno della ricostruzione italiana del dopoguerra, quando il lavoro e i diritti operai tornavano a essere temi centrali nel d...

Bollette e truffe: così la liberalizzazione ci ha traditi

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  Bollette e truffe: così la liberalizzazione ci ha traditi Negli ultimi anni ci hanno raccontato che la liberalizzazione del mercato elettrico avrebbe portato più concorrenza e bollette più leggere. La realtà è ben diversa. Oggi ci troviamo di fronte a decine di società che si contendono i clienti con telefonate insistenti, venditori porta a porta e contratti spesso poco chiari. Non mancano nemmeno truffe e attivazioni non richieste, che colpiscono soprattutto gli anziani e le famiglie più fragili. Se tante aziende spingono così tanto per entrare in questo mercato, significa che i guadagni sono alti. Ma quei profitti arrivano direttamente dalle nostre bollette, sempre più difficili da pagare. Eppure l’energia non è un prodotto di lusso: è un bene essenziale, senza il quale non c’è vita dignitosa, lavoro, futuro. Per questo credo sia arrivato il momento di riflettere seriamente: il modello attuale non funziona. Serve restituire al pubblico un ruolo decisivo nella gestione dell’ener...

La realtà della comunità cinese in Italia: evoluzione, presenza e caratteristiche

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  La realtà della comunità cinese in Italia: evoluzione, presenza e caratteristiche 1. Radici e sviluppo nei distretti tessili La presenza commerciale della comunità cinese in Italia è divenuta fortemente visibile dagli anni Ottanta in poi. I primi immigrati giunti a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta trovarono terreno fertile in due aree emblematiche: Prato in Toscana e San Giuseppe Vesuviano in Campania. A Prato, colpita dalla crisi del distretto tessile tradizionale, i primi migranti – inizialmente lavoratori a domicilio per terzisti – si affermarono poi come piccoli imprenditori nel pronto-moda, concentrandosi nell’area del Macrolotto Zero e realizza ndo un distretto parallelo volto alla produzione rapida e a basso costo. 2. Un modello produttivo controverso Il modello produttivo sviluppato a Prato ha permesso alla comunità cinese di emanciparsi nel giro di pochi anni: da fornitori a imprenditori capaci di gestire internamente l’int...

Marco Rizzo: clima, inquinamento e lotta di classe

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  Clima, inquinamento e lotta di classe: la via italiana di Marco Rizzo di Carlo Silvano Marco Rizzo ( Democrazia sovrana popolare ) consacra alle questioni ambientali quasi venti pagine del suo libro Riprendiamoci le chiavi di casa (pp. 81‑99), dove condensa una tesi che ricorre in molti suoi interventi pubblici: la crisi climatica è reale perché l’aria velenosa uccide – “fa venire il cancro”, ripete spesso –, ma l’agenda con cui se ne discute in Europa è scritta dal grande capitale per trasformare la paura in rendita. Il paradosso, sostiene, è che il 70 % delle emissioni mondiali proviene da un centinaio di multinazionali, mentre ai cittadini vengono imposti cappotti termici, auto elettriche e menù a base di insetti; è «un’ecologia di classe» in cui il popolo paga due volte, come contribuente e come consumatore. Da qui discende la proposta di sostituire “ l’economia verde” ( la cosidetta “green economy” ) di mercato con un ambientalismo di Stato fondato su cinque assi. ...