UNITI CONTRO IL MOBBING
“Su facebook – esordisce Antonella Sardo Cardalano – ho istituito il gruppo denominato Uniti contro il mobbing per sensibilizzare al problema quante più persone possibili: ritengo, infatti, che la materia del mobbing debba essere normativamente disciplinata in quanto, attualmente, esistono soltanto dei disegni di legge e nulla più”. A fine dicembre 2009 gli iscritti al gruppo erano 338, segno che attorno a questa problematica si registra un certo interesse.
Maria, puoi parlarmi, brevemente, della tua esperienza lavorativa e del mobbing subito?
Se in tempi non sospetti mi avessero detto che in futuro sarei caduta vittima del mobbing, non ci avrei mai creduto: ho sempre lavorato con entusiasmo, professionalità, senso del dovere, senza tener conto di ciò che atteneva strettamente la mia qualifica ma, laddove si rendeva necessario, andando molto oltre. Improvvisamente, come una doccia fredda, mi è arrivata una disposizione di servizio con la quale venivo non soltanto assegnata ad un'altra unità operativa, ma dequalificata e demansionata.
Cosa ti ha provocato questa disposizione aziendale?
Una reazione avversa e ho da subito manifestato segni tangibili di nevrosi, sono stata in malattia per tutto il periodo in cui si è svolta l'azione legale che ho intrapreso contro l'amministrazione - circa 5 mesi - e risoltasi fortunatamente positivamente in mio favore.
Al tuo rientro in ufficio le azioni vessatorie sono cessate?
Diciamo che i miei persecutori sono arrivati a commettere atti per cui sono stata costretta a ricorrere alla Procura della Repubblica facendo un esposto, i cui esiti non sono ancora noti.
Questa situazione ti ha creato altri problemi di salute?
Sono ripiombata nel buio nel senso che ho subito una brutta ricaduta e sono ritornata in malattia per un altro lungo periodo, conclusosi da poco, altri 5 mesi. Per mia fortuna, è intervenuta una legge regionale che ha riorganizzato il sistema sanitario regionale ed i miei persecutori sono tutti quanti decaduti.
E ora?
Nonostante tutte queste amare vicissitudini la mia azione legale continua, attualmente sono nella fase dell'azione risarcitoria per i danni subiti.
Alla luce di questa tua esperienza quanto è importante la solidarietà e la vicinanza di familiari e amici per chi subisce mobbing sul posto di lavoro?
La solidarietà delle persone vicine è importantissima, ma si finisce per stressare anche loro. E comunque, non c'è niente e nessuno che può consolarti e soprattutto può ripristinare il tuo essere. Il dolore ed il patimento sono troppo forti e difficilmente comprensibili anche per chi ti vuole bene. Il mobbing ti cambia, ti distrugge la vita ed è indelebile. (a cura di Carlo Silvano)
Maria, puoi parlarmi, brevemente, della tua esperienza lavorativa e del mobbing subito?
Se in tempi non sospetti mi avessero detto che in futuro sarei caduta vittima del mobbing, non ci avrei mai creduto: ho sempre lavorato con entusiasmo, professionalità, senso del dovere, senza tener conto di ciò che atteneva strettamente la mia qualifica ma, laddove si rendeva necessario, andando molto oltre. Improvvisamente, come una doccia fredda, mi è arrivata una disposizione di servizio con la quale venivo non soltanto assegnata ad un'altra unità operativa, ma dequalificata e demansionata.
Cosa ti ha provocato questa disposizione aziendale?
Una reazione avversa e ho da subito manifestato segni tangibili di nevrosi, sono stata in malattia per tutto il periodo in cui si è svolta l'azione legale che ho intrapreso contro l'amministrazione - circa 5 mesi - e risoltasi fortunatamente positivamente in mio favore.
Al tuo rientro in ufficio le azioni vessatorie sono cessate?
Diciamo che i miei persecutori sono arrivati a commettere atti per cui sono stata costretta a ricorrere alla Procura della Repubblica facendo un esposto, i cui esiti non sono ancora noti.
Questa situazione ti ha creato altri problemi di salute?
Sono ripiombata nel buio nel senso che ho subito una brutta ricaduta e sono ritornata in malattia per un altro lungo periodo, conclusosi da poco, altri 5 mesi. Per mia fortuna, è intervenuta una legge regionale che ha riorganizzato il sistema sanitario regionale ed i miei persecutori sono tutti quanti decaduti.
E ora?
Nonostante tutte queste amare vicissitudini la mia azione legale continua, attualmente sono nella fase dell'azione risarcitoria per i danni subiti.
Alla luce di questa tua esperienza quanto è importante la solidarietà e la vicinanza di familiari e amici per chi subisce mobbing sul posto di lavoro?
La solidarietà delle persone vicine è importantissima, ma si finisce per stressare anche loro. E comunque, non c'è niente e nessuno che può consolarti e soprattutto può ripristinare il tuo essere. Il dolore ed il patimento sono troppo forti e difficilmente comprensibili anche per chi ti vuole bene. Il mobbing ti cambia, ti distrugge la vita ed è indelebile. (a cura di Carlo Silvano)
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